Le emozioni più profonde e luminose dell’uomo oggi rischiano di essere travolte dalla fretta e dal cinismo. Fanno “perdere tempo”, non sono produttive, interrompono quella macchina micidiale per cui bisogna “realizzare”, senza fermarsi a riflettere. Occorre dar voce alle emozioni interiori che sono portatrici di conoscenza, di una conoscenza che trascina nel cuore di esperienze di vita irraggiungibile dalla conoscenza razionale.
Le ragioni del cuore aprono orizzonti più ampi di quelli della ragione calcolante. “In interiore homine habitat veritas” dice Agostino. Dentro di noi esistono fonti inesauribili di amore e solidarietà coperte dalla fretta, dall’incapacità di preghiera, manca quel silenzio contemplativo che porta all’essenziale. Il pozzo è in noi, colmo di acqua freschissima.