«Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.
Portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: “Effatà” cioè: “Apriti!”».
Mc 7,32-34
Solo chi è guarito nell’udito e può ascoltare, può anche parlare.
Così i discepoli non riescono ancora a parlare «correttamente», cioè a professare la loro fede nella presenza di Cristo, senza che questi apra prima loro gli orecchi per udire la sua parola e infonda il suo Spirito nei loro cuori per comprenderla. È necessario l’ascolto della parola di Gesù e il dono del suo Spirito. Senza di questo la comunità resta nel mutismo più assoluto, e non sa esprimere e vivere la propria fede.
Per questo è indispensabile più che mai leggere sempre la Sacra Scrittura e chiedere il dono del suo Spirito.
(Silvano Fausti)