BENE E MALE – 18 Agosto 2018

         Cari fratelli e sorelle e cari giovani italiani,
le promesse del Battesimo hanno due aspetti: rinuncia al male e adesione al bene.
         Rinunciare al male significadire «no» alle tentazioni, al peccato, a satana. Più in concreto significa dire ”no” a una cultura della morte, che si manifesta nella fuga dal reale verso una felicità falsa che si esprime nella menzogna, nell’ingiustizia, nel disprezzo dell’altro. A tutto questo, “no”. L’Apostolo Paolo esorta a togliere dal proprio cuore «ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenza con ogni sorta di malignità» (Ef 4,31). Questi sei vizi avvelenano il cuore e conducono ad imprecazioni contro Dio e contro il prossimo.
         Ma non basta non fare il male per essere un buon cristiano; è necessario aderire al bene. Ecco allora che San Paolo continua: «Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo» (v. 32). Ricordate questo: «È buono non fare il male, ma è male non fare il bene» (sant’Alberto Hurtado).

 (Papa Francesco, Angelus con i giovani italiani 12 Agosto 2018)

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