IL SILENZIO – 23 Maggio 2018

Fare silenzio non è semplicemente smettere di parlare o abbassare il volume delle cose. Il silenzio è la capacità di accorgersi delle cose. Nel silenzio si risveglia in noi il potenziale dell’attenzione. Ogni giorno dovremmo allenarci al silenzio, cioè dovremmo, per un piccolo spazio di tempo, smettere di parlare, ragionare, ubriacarci di immagini e cose, è semplicemente accorgerci della vita, a partire proprio dalle piccole cose. La natura, il creato, o anche solo il volto delle persone che ci stanno accanto, se non addirittura il nostro volto, sono un’occasione per “accorgerci” della vita. Nel silenzio si sperimenta come la realtà si rivela. Il silenzio ci fa mettere in ascolto di una narrazione delle cose che è diversa dai nostri ragionamenti. È la stessa differenza che c’è tra l’immaginare il suono di una sinfonia leggendone lo spartito, e invece ascoltare direttamente il suono dell’esecuzione. Il silenzio ci libera dall’isolamento dei ragionamenti e da una vita intesa solo come consumo, e ci riconsegna a un realismo più profondo.

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