L’indurimento del cuore giudicante – che il pontefice chiama ‘sclerocardia’ – è conseguenza della chiusura dell’io su se stesso: un io isolato, egoista, ripiegato su tradizioni obsolete che calpestano la dignità delle persone. Occorre che il ‘cuore di pietra’ diventi un ‘cuore di carne’. E, per Francesco, solo le parole del Vangelo che lasceremo cadere, goccia a goccia, nel nostro spirito rigido sapranno renderlo palpitante e compassionevole.