L’Incarnazione di Cristo anche se Adamo non avesse peccato
Duns Scoto, discepolo di Francesco, a differenza di molti pensatori cristiani del suo tempo, ha difeso l’idea che il Figlio di Dio si sarebbe fatto uomo anche se l’umanità non avesse peccato. “Pensare che Dio avrebbe rinunciato a tale opera se Adamo non avesse peccato, – scrive Duns Scoto – sarebbe del tutto irragionevole! Dico dunque che la caduta non è stata la causa della predestinazione di Cristo, e che – anche se nessuno fosse caduto, né l’angelo né l’uomo – in questa ipotesi Cristo sarebbe stato ancora predestinato nella stessa maniera” (Reportata Parisiensia, in III Sent., d. 7, 4). Per Duns Scoto, un teologo ottimista, l’Incarnazione del Figlio di Dio è il compimento della creazione. Questa concezione cambia il nostro modo di guardare a tutta la creazione, che da Dio è elevata alla sua stessa altezza. Pensiamo quali conseguenze ha tale visione sulla sensibilità ecologica e sulla considerazione dell’ambiente, come cambia lo sguardo sul mondo e sulle relazioni sociali, in una prospettiva che il nostro Papa Francesco chiama di “ecologia integrale”.
Fr. Michael A. Perry, OFM
Ministro generale