Lo spazio tra la morte e la risurrezione non sfugge al disegno del Padre. L’amore provvidenziale del Padre opera anche dentro la morte. E’ questo un aspetto essenziale della speranza cristiana. La speranza di liberazione dal destino di morte nel quale l’umanità è prigioniera fin dal peccato originale non è solo attesa di un ‘dopo’, di un ‘oltre’ la morte, ma una fiducia possibile anche e già dentro la condizione mortale. La salvezza, la liberazione, la redenzione sono un avvenimento che ci salva dal destino di morte penetrandolo con un disegno divino, con una provvidenza, che trasforma da subito il destino mortale in spazio in cui Dio opera con amore e per una vita più grande, la vita che la resurrezione di Cristo metterà in piena luce.
Là dove la morte è definitiva e si impone come definizione della vita umana, isterilendo ogni anelito di felicità, ecco che si impone una definizione nuova del destino umano, un senso nuovo della vita, in cui la morte non è più limite, ma terreno di risurrezione (Mauro Giuseppe Lepori, Si vive solo per morire?).