SEI TU COLUI CHE DEVE VENIRE O DOBBIAMO ASPETTARE UN ALTRO?

Nessuna poesia, a scuola, andrebbe spiegata: fosse stato quello lo scopo per il quale è stata scritta, il poeta l’avrebbe fatto di persona. All’insegnante spetta apparecchiare l’incontro con la poesia: dilatando il desiderio, usando come torcia lo stupore, come traccia il misuratore della bellezza la narrazione del proprio incontro con quei versi. Nessun incontro andrebbe spiegato: agli incontri ci si dispone, l’avventura sarà esporsi allo sbaraglio di quella presenza che è sopraggiunta.

Marco Pozza

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