LECTIO DIVINA – 1 Gennaio 2019 – MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO / C

 

Nm 6,22-27; Sal. 66 (67); Gal 4.4-7; Lc 2,16-21)

 

Dopo otto giorni dalla nascita di Gesù festeggiamo Maria SS. Madre di Dio, Colei che ha accolto il Verbo di Dio nella sua vita. Maria, come Madre, ha portato nel grembo il Messia che ha salvato il mondo e lo ha cresciuto nell’amore e nell’obbedienza al Padre. Nella 52ma Giornata Mondiale della Pace affidiamo a Maria la pace nel mondo, nelle nostre famiglie, nelle nostre relazioni. Sappiamo che uno dei maggiori nemici della pace è l’egoismo che si esprime in invidia, gelosia, potere e prevaricazioni sugli altri. All’egoismo opponiamo dialogo, rispetto, ricerca del bene dell’altro, perdono invocando con fiducia la Madre di Dio, Regina della Pace.

 

Testo e commento alle letture

 

Dal libro dei Numeri (6, 22-279)

 

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace“. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

 

Il brano tratto dal libro dei Numeri indica un’antica benedizione pronunciata dai sacerdoti in Israele per ricordare a Dio la promessa di dare al suo popolo protezione, misericordia e pace. Gli Israeliti, però, avevano il dovere di considerare Dio come loro unico Signore e liberatore. La liturgia ci fa leggere questa benedizione il primo giorno dell’anno per ricordarci che i veri auguri di ogni buon cristiano hanno questo significato e contenuto.

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (4,4-7)

 

«Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio».

 

L’apostolo Paolo, nella lettera ai Galati, ci ricorda che il Figlio di Dio è venuto a salvarci e grazie al suo sacrificio noi siamo diventati figli di Dio, infatti, Dio ha mandato il suo Unigenito, nato da donna, per farci coeredi di Cristo. Ciò e avvenuto grazie alSì” di Maria, grazie alla sua piena adesione alla volontà di Dio nella sua vita. In quanto fratelli di Gesù, abbiamo ricevuto nei nostri cuori “lo Spirito del suo Figlio” per cui possiamo con il dono dello Spirito sentirci anche noi in piena comunione con il Padre.

 

Testo e commento al Vangelo

 

Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21)

 

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.

Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

 

Nel Vangelo della solennità della Madre di Dio, san Luca evidenzia lo stupore, la meraviglia dei pastori che trovarono Maria, Giuseppe e il bambino nella mangiatoia. I pastori al loro ritorno annunziarono Gesù, il Messia atteso. L’evangelista fa notare che Maria conservava il ricordo di questi avvenimenti e li meditava nel suo cuore. Dopo otto giorni il bambino riceveva il segno della circoncisione e il nome, diventando così membro del popolo ebreo. Il suo nome esprimeva il compito che il piccolo Messia doveva realizzare, infatti, Gesù significa “Dio salva”. Maria vive intensamente il suo essere Madre, accoglie ogni esperienza, interroga la vita e conserva tutto nel suo cuore materno. Maria sa che Gesù è suo Figlio e sa anche che non gli appartiene. Maria è la credente riflessiva, “Maria all’annuncio dell’angelo accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio” (cfr. LG 53), “Così Maria, acconsentendo alla Parola divina, diventò Madre di Gesù” (cfr. LG 56).

Oggi si celebra (dal 1968, per iniziativa di Papa Paolo VI) la giornata della “pace” . La pace si costruisce perdonando, dimenticando le offese e i torti ricevuti, affrontando le avversità, volendo bene e facendo del bene a tutti perché Gesù ha salvato tutti senza preferenze di persone. Noi possiamo fare molto per la pace partendo dall’ambiente dove viviamo e lavoriamo. La pace è il bene silenzioso che nessuno vede, non è passività di fronte alla vita ma è un’azione continua che costruisce e tesse il bene dentro e intorno a noi.

 

Commento patristico

 

Non fece forse la volontà del Padre la vergine Maria, la quale per la fede credette, per la fede concepì, fu scelta perché da lei la salvezza nascesse per noi tra gli uomini, e fu creata da Cristo prima che Cristo fosse creato nel suo seno? Santa Maria fece la volontà del Padre e la fece interamente; e perciò vale di più per Maria essere discepola di Cristo anziché madre di Cristo; vale di più, è una prerogativa più felice essere stata discepola anziché madre di Cristo”. (Sant’Agostino, Serm. 72/A, 7)

 

Commento francescano

 

“Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, per te stesso ti rendiamo grazie, perché per la tua santa volontà e per il tuo Figlio unigenito con lo Spirito Santo hai creato tutte le cose spirituali e corporali, e noi fatti a tua immagine e somiglianza hai posto in paradiso. E noi per colpa nostra siamo caduti.

E ti rendiamo grazie, perché come tu ci hai creato per mezzo del tuo Figlio, cosi per il santo tuo amore, col quale ci hai amato, hai fatto nascere lo stesso vero Dio e vero uomo dalla gloriosa sempre vergine beatissima santa Maria, e, per la croce, il sangue e la morte di Lui ci hai voluti redimere dalla schiavitù” (Fonti francescane, 63-64). San Francesco amava e onorava la Madre di Dio perché grazie a Lei Gesù si è fatto uomo e diventando nostro fratello ci ha rivelato il Volto del Padre.

 

Orazione finale

        

Signore fa che ognuno di noi, sull’esempio della Madre di Dio, impari a custodire la tua Parola nel silenzio del nostro cuore per trovare la forza e il coraggio di vivere l’amore nelle azioni quotidiane verso il nostro prossimo e per diventare seminatori di pace. Amen.

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