LECTIO DIVINA – 7 Gennaio 2018 – Battesimo del Signore / B

                     

 

           Is 55,1-11; Sal.Is 12,2-6; 1Gv 5,1-9; Mc 1,7-11

 

La liturgia di questa domenica del Battesimo del Signore ci invita a fare memoria del nostro battesimo, ciò non significa solo ricordare una data per fare memoria di una festa, ma significa anche sentirci inseriti in una comunità di credenti. Il significato principale del Battesimo è prendere coscienza di sentirci “figli Amati”.

 

Commento alle letture  

 

Nella prima lettura, il profeta Isaia (55,1-11) si rivolge agli Israeliti che si preparano a tornare dall’esilio a Gerusalemme: “Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino”. Dio propone al suo popolo di seguire il suo insegnamento perché procura la vera felicità e la vita piena.  Infatti promette di dare ai suoi fedeli lo splendore del Regno di Davide spingendo gli ostinati alla conversione, al perdono, alla fiducia perché le vedute del Signore superano quelle degli uomini e la sua Parola non delude mai: “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie”.

 

Nella seconda lettura, san Giovanni (1Gv 5,1-9) ci fa riflettere sull’Amore, su quanto amiamo e chi amiamo.  Il profeta afferma che l’amore verso Dio e verso il prossimo si completano a vicenda e in questo Amore c’è tutto il fondamento della nostra fede. La vita di comunione con Dio e con i fratelli, portata da Gesù, ci è offerta nel “Battesimo” (l’acqua) e sulla “Croce” (il sangue), in questi due avvenimenti si è manifestata la potenza dello Spirito Santo.  Ci dice infatti Giovanni che “è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, questi tre sono concordi”.

 

Commento al Vangelo   

 

Il brano dell’evangelista Marco (1,7-11) ci introduce all’inizio della vita pubblica di Gesù, il Messia comincia la sua vita tra gli uomini con un gesto penitenziale, si mette in fila con i peccatori per essere battezzato da Giovanni. Gesù inizia così la sua vita per ricevere un battesimo di conversione e di purificazione. Il Battesimo di Gesù è per noi un invito a convertirci, lasciando crescere dentro di noi la Sua presenza. 

Il Padre lo dichiara “Il Figlio Amato” e fa scendere su di Lui lo Spirito Santo rivestendolo della sua potenza affinché possa cominciare la missione che Dio gli ha affidato. Dio cerca un’unione con l’uomo e ciò lo dimostra anche l’immagine dei cieli che si aprono: “vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba”, questo indica che tra cielo e terra non c’è più alcuno ostacolo, infatti Dio volgendosi verso la terra opera la salvezza tramite la sua Parola fatta carne, il Cristo. Il Padre non si dimentica di noi perché ci ha donato Gesù, in Lui ha posto il suo compiacimento.

Oggi noi siamo salvati e redenti grazie al Battesimo di Gesù che ci ha rigenerati ad una vita nuova perciò anche noi possiamo credere che il nostro Padre celeste ripeta su ognuno di noi “Tu sei mio Figlio”. Questa è per noi la grande Epifania, la grande rivelazione, il grande dono.

 

Commento Francescano  

 

San Francesco esortava i frati ad annunziare ai non credenti la Parola di Dio “perché credano in Dio Onnipotente Padre Figlio e Spirito Santo, creatore di tutte le cose, e nel Figlio Redentore e Salvatore, e siano battezzati, e si facciano cristiani, poiché se uno non sarà rinato per acqua e Spirito Santo non può entrare nel Regno di Dio” ( Regola non bollata, FF 43)

 

Orazione finale

 

Signore, grazie al tuo Battesimo, ci concedi di rivestirci della stessa vita di Cristo; fa che attraversando le prove della vita non perdiamo mai il senso del nostro battesimo e immersi nel tuo Mistero possiamo far parte sempre di più del Regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen

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