La frase: “Farò di te…” è al centro di ogni vocazione. Quando Gesù chiama Pietro e Andrea: “Vi farò diventare pescatori di uomini”. La chiamata è un’opera di Dio, e chi viene chiamato è trasformato dalla Sua potenza. Attraverso il viaggio della Quaresima, ognuno di noi ha l’opportunità di riprendere possesso del suo tesoro nascosto, della sua dimensione profonda e spirituale. Attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina, noi torniamo alla sorgente della nostra nobiltà e ci riscopriamo belli. “Questi è il Figlio mio, l’amato: in Lui ho posto il mio compiacimento”: questa è la luce nascosta del Signore Gesù, l’amore del Padre. Ma questa è anche la nostra luce. Si vede quando una persona conosce e sente l’amore di Dio su di sè: è trasfigurata, diviene luce e irradia pace. È libera da quel velo di dubbio che ognuno porta su di sè come un’ombra e finalmente sa di essere voluta, amata, importante, preziosa.
Fabio Rosini