Dio è in cerca di spazi nel nostro cuore – VI DOMENICA DI PASQUA/A

 

E’ famosa la frase di sant’Agostino “Ama e fa quello che vuoi”e ben si adatta alla Parola di questa VI Domenica di Pasqua dove Gesù promette ai discepoli il Paraclito, lo Spirito di verità, una volta che Lui sarà salito al Padre, perché non si sentano soli. Il Paraclito è il Consolatore che abita il nostro cuore, lo spirito buono che muove le nostre azioni. Unica condizione che sembra porre  Gesù è quella di amarLo ma non è un ordine; è un mite consiglio per vivere la pienezza dell’amore.

 

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15-21)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.  Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

 

Sant’Agostino ha potuto dirci “Ama e fa quello che vuoi”perché aveva capito che l’amore sboccia solo se abbiamo a cuore la nostra interiorità. Attraverso la preghiera possiamo dire anche noi oggi: «Non uscire fuori di te, rientra in te stesso; la verità abita nell’uomo interiore». E questa verità è il Paraclito, il Consolatore, lo Spirito di verità che abbiamo ricevuto in dono da Gesù e che ci insegna ad amare in perdita, ad amare l’altro sempre anche se il bene non è ricambiato! Questa buona voce che abita il nostro cuore, si fa strada nella nostra interiorità lottando con la voce forte del nostro io, spesso desideroso di emergere e ricevere, e anche con la tentazione sottile del maligno la cui subdola arte è quella di far leggere  il bene come  male e viceversa. Ecco allora la luce di verità che viene dallo Spirito che abita il nostro cuore. E’ lo spirito che ci fa riconoscere come buoni i gesti che ha compiuto Gesù e ci spinge a farli anche a noi. Attraverso lo Spirito, Gesù cerca spazi, spazi nel cuore, spazi di trasformazione: se mi ami diventi come me! I sentimenti di Gesù possono essere allora i miei e donarmi la vera libertà da ogni forma di appropriazione, posso sforzarmi di essere mite, di perdonare i nemici, di accogliere gli ultimi e allontanare da me ogni forma di potere e apparenza.

Le Ammonizioni di san Francesco rivolte ai suoi frati, esprimono un’esperienza vissuta quotidianamente nell’amore di Dio e capace di farci amare persino chi ci fa soffrire (Ammonizione IX) e chi, non sentendosi amato, chiede il nostro amore più di chiunque altro.

 

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