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clarisse Farnese
Newsletter n° 32
settembre 2020

Questo sabato 12 settembre non ci sarà la diretta della Lectio Divina

Vi invitiamo a condividere con noi la gioia per la Professione Solenne di Sr. Grazia.
foto libretto
Per le disposizioni COVID-19 la partecipazione pubblica non sarà possibile e sarà riservata alla sola famiglia. Vi chiediamo di partecipare con la preghiera per Sr. Grazia e per la nostra comunità. Vi ringraziamo di cuore.
SPUNTI DI RIFLESSIONE

FRATELLI

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Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità.
Fratelli

La poesia Fratelli in origine intitolata Soldati, tratta uno dei temi fondamentali cari a Giuseppe Ungaretti: la "fraternità degli uomini nella sofferenza", nel caso specifico è la fraterna solidarietà che lega i soldati nella condizione di fragilità imposta dalla guerra.
Gli uomini legati dal comune destino di morte si uniscono accomunati dalla precarietà legata non solo alla situazione della guerra, ma anche alla condizione umana nel suo complesso. La solidarietà rappresenta l’istintiva reazione (involontaria rivolta) alla constatazione della precarietà umana.
Ungaretti dà voce al proprio stato d’animo di fronte alla guerra sottolineando che essa, con le sue violenze e i suoi orrori, mette l’uomo di fronte alla consapevolezza della propria fragilità. In questo scenario desolante, l’individuo riscopre la solidarietà umana, potremmo dire l'essere creatura voluta da Dio, la cui origine sta in quel sentimento di fratellanza che accomuna tutti gli uomini, rendendoli uguali e uniti a prescindere dall’appartenenza a una trincea, a un esercito, a un Paese.
LECTIO DIVINA

TI PERDONO PERCHE' TI VOGLIO CON ME IN PARADISO

«Sì, lo perdono. Lo perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso». Queste parole di santa Maria Goretti, da lei pronunciate prima di morire, ci introducono bene nell'ascolto della Parola di questaXXIV Domenica del Tempo Ordinario.
Il Signore, "misericordioso e pietoso", chiede a noi di non ergerci a giudici dei nostri fratelli ma di perdonare. Perdonare significa riconoscere nel proprio cuore che il fratello non può mai essere un nemico, casomai può essere il mezzo che il Nemico (il diavolo) usa, di solito senza che il fratello se ne renda pienamente conto.
13 settembre 2020 - XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO/A


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PREGA CON NOI

BEATO L'UOMO A CUI E' PERDONATO IL PECCATO

lunedì
Vi invitiamo a leggere un salmo che esprime un ringraziamento nei confronti di Dio per il perdono che ci ha concede.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno. Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell’arsura estiva si inaridiva il mio vigore.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: ‘Confesserò al Signore le mie iniquità’ e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Salmo 32(31),1-5



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