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clarisse Farnese
Newsletter n° 31
settembre 2020

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PREGA CON NOI

IL RICORDO DI UN AMICO

FOTO PREGHIERA
Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perchè amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.


(David Maria Turoldo)
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SPUNTI DI RIFLESSIONE

CAPISCO CHE CI SEI PERCHE' MI CAMBI

FOTO DON GIUSSANI
La promessa di felicità è soltanto Dio che la può fare agli uomini e questa promessa Dio è venuto a farla. Si è preso uno di noi per farci questa promessa e c’è un solo modo per capire se è vero o no: seguirlo, vale a dire cercare nonostante le migliaia di interruzioni colpevoli, di distrazioni naturali, di incoerenza e di fragilità che rientrano nella nostra giornata, cercare di vivere con Lui, camminare umilmente con Lui. Come si fa a voler bene ad una persona senza desiderare che questo avvenga per lei, che questa promessa sia a lei tesa e che l’esperienza del suo adempimento riempia la sua vita? Ecco, insegniamo a voler bene al compagno di banco, al compagno di lavoro, insegniamo a voler bene all’individuo che ci siede vicino in treno o sul pullman che ci porta al lavoro.
Il cristianesimo è la vita; è una vita perché vivere un’amicizia, cioè vivere una compagnia di uno vicino, è una vita; il rapporto tra una madre e suo figlio è una vita. Capisco che ci sei perché mi cambi, mi cambi la vita, non con un tocco di bacchetta magica, ma come in un cammino. Non si può ridurre l'amore a delle formule o ai momenti in cui si dà il bacio. Quando facevo i capricci mia madre mi diceva: “guarda, invece di darmi il bacio fai del bene, ascoltami” e magari quella sera il bacio non lo voleva. Perciò è realmente come un’osmosi, un rovesciare dentro di noi, un lasciare che si rovesci dentro di noi una sensibilità, una mentalità, un atteggiamento, un sentimento della vita diverso. Il Cristianesimo è questo.
(Dalla trascrizione di un dialogo con don Luigi Giussani pubblicato il 30/8/2014)
LECTIO DIVINA

RESPONSABILI GLI UNI DEGLI ALTRI

La liturgia della XXIII Domenica del Tempo Ordinario ci offre una ricca riflessione sul significato dell'amore. La carità viene messa in relazione con il sentirsi responsabili dell'altro. Ciò comporta sia il lasciarsi scomodare dall'altro fino ad agire per il suo bene, accettando eventuali rifiuti altrui ed errori propri, sia accogliere la correzione dell'altro nei propri confronti. Camminare insieme, insomma. Non si è mai degli “arrivati”, dei “confermati in grazia”, ma si ha sempre bisogno di verificare i passi compiuti, grazie alla preghiera, nel confronto col Vangelo, aiutati da una buona guida e dal consiglio dei fratelli di fede.
6 settembre 2020 - XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO/A


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