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clarisse Farnese
Newsletter n° 25
luglio 2020
SPUNTI DI RIFLESSIONE

QUANDO CIELO E TERRA SI INCONTRANO

lunedì
“Colloca la tua mente davanti allo specchio dell’eternità”: l’invito che Chiara d’Assisi rivolge per lettera all’amica Agnese di Boemia, principessa e clarissa nella città di Praga, smuove qualcosa dentro di noi, dirada la nebbia delle preoccupazioni, delle ansie che inceppano la mente e il cuore. Se, anche se per un solo istante, guardiamo la nostra vita nella prospettiva dell’Eternità nella quale il Padre ci attende, donandoci il Suo amore fin da ora, comprendiamo meglio le due parabole del Vangelo di oggi, quella del tesoro nascosto e quella della perla preziosa. Francesco e Chiara d’Assisi, come tanti uomini e donne del passato e del presente - santi canonizzati ufficialmente dalla Chiesa e le miriadi di “santi” sconosciuti, “della porta accanto” –hanno trasformato in storia vissuta queste metafore, di cui Gesù si serviva per rendere comprensibili ai cuori disponibili all’ascolto i misteri del Regno di Dio. All’inizio della sua conversione, quando il Signore iniziò a togliergli il gusto appassionato per le ricchezze e per le imprese cavalleresche, Francesco d’Assisi “si apparta un poco dal tumulto del mondo e dalla mercatura, e cerca di custodire Gesù Cristo nell’intimità del cuore. Come un mercante avveduto sottrae allo sguardo degli scettici la perla trovata, e segretamente si adopra a comprarla con la vendita di tutto il resto” (Vita Prima di San Francesco, Tommaso da Celano). L’abbandono di ogni cosa, la missione e la diffusione a livello planetario dei frati minori sono nati prima nel silenzio del cuore di Francesco che, come Maria, “custodiva” ciò che avveniva nella sua anima. Della medesima “gestazione interiore”, tratto distintivo della vocazione contemplativa, scrive Chiara ad Agnese: “Ti ammiro stringere a te, mediante l’umiltà, con la forza della fede e le braccia della povertà, il tesoro incomparabile, nascosto nel campo del mondo e dei cuori umani, col quale si compra Colui che dal nulla trasse tutte le cose. Colloca la tua mente davanti allo specchio dell’eternità, la tua anima nello splendore della gloria, il tuo cuore in Colui che è figura della divina sostanza, e trasformati interamente per via di contemplazione, nell’immagine della divinità di Lui: anche tu proverai allora ciò che sentono i suoi amici, gustando la segreta dolcezza che Dio stesso ha riservato fin dall’inizio a coloro che lo amano” (Terza lettera ad Agnese di Praga).
LECTIO DIVINA

IL TESORO, IL SENSO, LA GIOIA

La parabola del tesoro nascosto, ci insegna che c’è un desiderio comune a tutti gli uomini perché insito nel cuore di ognuno: si tratta di un desiderio vitale per l'uomo che spesso, però, è appunto nascosto dietro desideri effimeri oppure è anestetizzato da ricerche che alla lunga risultano vane. Questo desiderio è la ricerca di senso. Siamo sempre alla ricerca del tesoro nascosto che dà significato alla nostra vita, anche quando non ne siamo pienamente consapevoli.

26 luglio 2020 - XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO/A


lectio 26

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PREGA CON NOI

ABSORBEAT


Rapisca, ti prego, o Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell’amor mio.

(Francesco d’Assisi, FF 277)
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