"Con voi ascolto ciò che dico"

(Gregorio Magno)

Newsletter n°22

maggio 2021

Cari amici, vi informiamo che a partire da oggi

la Diretta

della Lectio Divina e dei vespri

è sospesa per tutta l'estate.

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PENSIERI DA VIVERE

RIPOSARE DAVVERO CON UN SALMO "DETOX"

“Ho bisogno di staccare”, “Sono troppo stressato/stressata”, “Non vedo l’ora di andare in ferie”…il riposo dagli impegni e dai pensieri a volte assillanti della quotidianità si profila all’orizzonte come un’isola felice aliena da rumori, preoccupazioni, responsabilità… di fatto si trasforma a volte o in un vuoto che non ricarica davvero o nell’ennesima abbuffata di esperienze che non consentono un riposo autentico.

Sulla scorta di un incontro della nostra comunità con la biblista Rosalba Manes vi proponiamo alcuni flash sul noto Salmo 23 (quello che inizia con “Il Signore è il mio pastore”), che Rosalba ha definito “detox”, disintossicante.

PERCHE’ TU SEI CON ME

Non siamo soli, abbandonati, erranti nel deserto: il Dio pastore e ospite si è alleato con noi, ci offre ospitalità, rifugio, amicizia, stabilità. Non siamo un gregge disperso, ma un popolo preciso: la nostra identità spesso confusa, frammentata, ritrova in Lui un centro, un volto.

Nel Convento di San Marco a Firenze, magnificamente affrescato da Beato Angelico, nel passaggio dalla “zona giorno” alla “zona notte”, è raffigurata la famosa Annunciazione, a significare che, laddove viviamo le nostre notti, le nostre solitudini, il Signore si manifesta a noi, ci raggiunge e ci rivolge la Sua parola.

IL “MIO” PASTORE

Il Signore è il “mio” pastore: a Lui appartengo, fra noi si intesse un rapporto intimo, personale; e grazie a Lui “non mancherò”, non verrò meno, non morirò perché Lui mi fa ESSERE.

Mi procura pascoli erbosi, in una terra notoriamente desertica, perché io possa riposare. Quale tipo di riposo mi offre? Il Suo riposo, il Suo “sabato”, mi permette di comprendere che non posso identificarmi con il mio lavoro, con le mie capacità e i miei successi, che sono più grande di quello che FACCIO perché alla mia esistenza so dare un senso, della mia vita posso fare il RACCONTO, l’”esegesi”.

Il riposo diventa allora anche una potatura, uno sfrondamento, una selezione fra ciò che è importante ed essenziale e ciò che non lo è.

LA STRADA “GIUSTA”

Il Signore “mi rinfranca”, mi fa risentire il Suo soffio vitale come se fosse la prima volta: mi ri-crea. Imbocco così la strada giusta, dove “giustizia” è l’attributo di un Dio che ama la relazione, tesse rapporti armonici e vuole che in essi entriamo.

Olio e vino sono i doni che per noi imbandisce, simboli della Terra promessa nella quale entriamo per lasciarci accogliere, da Lui abbracciare consapevoli della nostra insufficienza.

LECTIO DIVINA

UN MOTIVO PER INIZIARE LA GIORNATA

"Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo": questa è la risposta della Santissima Trinità, in questa Solennità, a tutti i nostri dubbi, problemi, incertezze. Essere cristiani non significa essere esenti da tutto questo, ma piuttosto viverlo in un certo modo. Gesù oggi ci sta esortando a non perdere mai la speranza. «La speranza non è per nulla uguale all’ottimismo. Non è la convinzione che una cosa andrà a finire bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso, indipendentemente da come andrà a finire» (Vaclav Havel). Speranza è trovare un senso nella vita, nelle azioni, un motivo per cui iniziare la giornata. E se perdiamo questo senso, se perdiamo Gesù, piuttosto che disperarci, siamo sinceri come Maria e, tornando indietro per cercarlo, chiediamogli "perchè ci hai fatto questo"?

30 maggio 2021 - SS. TRINITA'