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"Con voi ascolto ciò che dico"
(Gregorio Magno)

Newsletter n°20
maggio 2021
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Cari amici, vi ricordiamo che

ogni sabato alle h 18:15

vi aspettiamo per la Diretta
della Lectio Divina e dei vespri

sul sito www.clarissefarnese.it
e sui nostri canali
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PENSIERI DA VIVERE
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NON SOLO BRUTTE NOTIZIE...

La sera, spesso, ascoltiamo il TG, una delle fonti alle quali attingiamo per sapere, almeno a volo d’uccello, che cosa accade nel mondo. Nei mesi scorsi la cittadina di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, è stata al centro di alcuni servizi riguardanti il commissariamento del Comune e l’arresto di più di 50 affiliati alla ‘ndrangheta. Un paese ferito dalla piaga della malavita, dalla crisi economica, dalle condizioni di miseria in cui versano gli immigrati che occupano la tendopoli della quale, nelle scorse settimane, si è occupata anche “Nigrizia”, una delle riviste alle quali siamo abbonate. Un quadro desolante al quale i notiziari, che raramente danno spazio alle belle notizie, ci hanno ormai abituati.

Quando sono belle è un dovere raccontarle
Entrando in questo panorama vorremmo, invece, ribaltare la prospettiva, cogliere le luci anziché le ombre, per farvi sapere che proprio da Rosarno sono giunte al nostro Monastero due ragazze: Barbara, che ha indossato l’abito delle Clarisse il 25 gennaio scorso (v. newsletter 02.02.2021), e Stefania, che il 13 maggio ha iniziato il suo percorso come “postulante” ovvero come “colei che chiede” di poter sperimentare la vita delle Sorelle povere di Santa Chiara. Laureata in filosofia, ha incontrato il Signore e la Chiesa qualche anno fa: in un gruppo rosarnese di preghiera, nel quale è stata accolta e accompagnata con affetto e attenzione, si è configurata pian piano la sua chiamata e, grazie ad un casuale passaparola partito da Barbara e intercettato da un amico di entrambe, ci siamo conosciute.

A prova di pandemia!
La pandemia è stata per certi versi provvidenziale per testare la tenacia, il desiderio e l’intraprendenza di questa giovane donna dolce, ma determinata. Gli ostacoli che inevitabilmente si affrontano in queste situazioni (le tante domande e lo sconcerto dei famigliari, il dispiacere e le obiezioni che a volte provengono dalle persone alle quali vogliamo più bene) le hanno fatto versare più di una lacrima, ma non le hanno fatto cambiare idea. Quando a dicembre, tornata a casa dopo un periodo di prova qui in Monastero, il Governo italiano ha comunicato un’ennesima chiusura delle Regioni a motivo del Covid, Stefania ha lasciato Rosarno seduta stante – nel vero senso della parola! - per ritornare subito a Farnese, per non perdere tempo prezioso e proseguire la verifica più importante della sua vita, della sua storia: quella che permette a ognuno di noi di comprendere chi siamo davvero e dove il Padre ci chiama a stare. E, un passo dopo l’altro, è giunta a dire un primo “sì ufficiale” alle richieste del suo Signore nel giorno dedicato alla Madonna di Fatima: alla semplice celebrazione che segna l’ingresso in postulandato si è preparata come una fidanzata entusiasta, portando una ventata di gioia che, in queste occasioni, permette a tutta la comunità di rivivere e di rinnovare dentro ciascuna sorella la freschezza degli inizi della chiamata. Il “segno” del postulandato è la consegna di un piccolo tau di legno che la Madre mette al collo, simbolo di salvezza, di predilezione da parte del Signore, di amore alla Croce con la quale Cristo ha vinto il male.
Auguriamo a Stefania e a ciascuna di noi di essere strumenti di bene in questo tempo che, senza offrire facili soluzioni, offre infinite occasioni per stare accanto, sollevare, consolare, curare: portare "pace e bene" non solo a parole, ma con i fatti.
LECTIO DIVINA

GUARDARE A TERRA, GUARDARE IN ALTO, GUARDARE AVANTI

"Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura" raccomanda Gesù a ognuno di noi in questa Solennità dell'Ascensione.
Gesù ci fa fare esplicitamente una verifica della nostra fede nei "segni" che compiamo: chi ha fede "scaccia i demoni", si lascia alle spalle paure paralizzanti; chi ha fede "parla una lingua nuova", quella dell'Amore di Gesù, quella della pace; chi ha fede "prende in mano i serpenti", cioè non è più manovrato, ma al contrario è libero; chi ha fede "sta di fronte ai veleni" della realtà, non fugge, non li evita, come ha fatto Gesù che non è scappato dalla Passione ma ha tolto al veleno (al male) tutto il suo valore mortale; chi ha fede "guarisce" con l'imposizione delle mani, benedice coloro che stanno assieme a lui e gli ridona la postura dei figli di Dio. Possediamo noi questa fede solida capace di compiete tali "segni"? E senza tali "segni" la nostra fede svanisce?
16 maggio 2021 - ASCENSIONE DEL SIGNORE
dali-salvador-ascensione
PENSIERI PER PREGARE
chartula-san francesco -20171004151550

UN TAU PER BENE-DIRE

Il Signore ti benedica
e ti custodisca.
Mostri a te la Sua faccia
e abbia di te Misericordia.
Volga a te il Suo sguardo
e ti dia Pace.
Il Signore ti benedica.

(Benedizione di San Francesco a frate Leone)
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