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"Con voi ascolto ciò che dico"
(Gregorio Magno)

Newsletter n°18
maggio 2021
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PENSIERI DA VIVERE
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IMPARARE DALLA VITE

Il nostro orto ci fornisce non solo frutta e verdura ma anche moltissimi spunti per comprendere meglio la vita quotidiana e la Parola di Dio, che è ricca di immagini e parole desunte dal mondo contadino.

Nel comprendere il vangelo di questa V Domenica di Pasqua ci sono venute in aiuto le prime foglioline dalla talea di vite che abbiamo piantato nel nostro orto. Si tratta solo di germogli, da cui si svilupperanno i tralci, e saranno poi i tralci a portare frutto. In tutto questo processo di crescita sono indispensabili le cure dell’agricoltore che mantiene in vita e salute la pianta, la concima e la pota a tempo debito. Perché le viti per crescere meglio devono essere potate, devono abbandonare i rami secchi che impediscono a quelli nuovi di crescere e far sbocciare nuovi frutti. Frutti migliori.

ABBIAMO BISOGNO DI CHI CI POTI
Noi uomini siamo davvero come i tralci che hanno bisogno di essere potati: abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi la via, che ci scuota dai nostri torpori, che recida ciò che ci fa disperdere le energie e la vita. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.



ABBIAMO BISOGNO DI CHI CI DÀ LA VITA
Come i tralci sopravvivono se rimangono innestati nella vite, così noi non esistiamo da noi stessi ma abbiamo bisogno di rimanere attaccati a Colui che ci dà la vita, alla sorgente della vita. Siamo solo canali in cui passa la linfa, di cui non siamo né proprietari né gestori. Possiamo solo accoglierla e farla fluire attraverso di noi affinché giunga fino al frutto e lo faccia maturare. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

LECTIO DIVINA

LA NATURA DELL'AMORE

“Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore”: per parlarci di Dio, del Padre, Gesù ricorre a immagini estremamente concrete, ci presenta realtà di cui possiamo fare esperienza con tutti e cinque i sensi. Imparare la vita e la fede dalla terra, dalla natura ci rieduca alla pazienza, alla cura dei legami, alla gratuità della pianta che matura un frutto che darà nutrimento, gioia, soddisfazione all’agricoltore e a chiunque ne potrà godere. La vite, come ogni pianta, non matura per se stessa e non trattiene il frutto; è libera e gratuita, come solo l’amore vero sa essere, e non è mai in perdita: se nessuno approfitta del suo dono, lo lascia tornare alla terra e prepara se stessa per maturare, fiorire e fruttificare di nuovo.


2 maggio 2021 - V DOMENICA DI PASQUA/B
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PENSIERI PER PREGARE
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CHE TU FACCIA UN VINO GENEROSO

Il tempo è un regalo che tu ci fai,
ma un regalo che non si conserva.
Signore, io ho tempo.
Tutto il tempo che tu mi dai.
Gli anni della mia vita.
Le giornate dei miei anni.
Le ore delle mie giornate.
Sono tutti miei.
A me spetta riempirli, serenamente,
con calma, ma riempirli tutti, fino all'orlo.
Per offrirteli, in modo che della loro acqua insipida
Tu faccia un vino generoso,
come facesti un tempo a Cana per le nozze umane.
Non Ti chiedo questa sera,
o Signore,
il tempo di fare questo e poi ancora quello che io voglio,
ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente,
nel tempo che tu mi dai,
quello che tu vuoi ch'io faccia.
In questo sta la felicità.

(Padre Michel Quoist)
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