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INCONTRI
CHE TI CAMBIANO LA VITA
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abbiamo pensato di rendervi partecipi della nostra vita in monastero condividendo con voi una piccola riflessione sollecitata dal meeting “Francesco e gli incontri che ti cambiano la vita” svoltosi in comunità mercoledì 14 aprile con fra Roberto Bongianni.
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Ci sono incontri che ti cambiano la vita, come è successo al giovane Francesco molti secoli fa ad Assisi, perché in essi si sprigiona una forza più grande delle nostre idee, delle nostre aspettative e delle nostre durezze di cuore. Sono incontri capaci di far cambiare direzione ad un’anima e di illuminare un’intera esistenza. Sono esplosioni invisibili ma potentissime. Lasciamo che sia lo stesso san Francesco d’Assisi a raccontarci cosa e come è accaduto:
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Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi.
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Per Francesco i lebbrosi sono una cosa da evitare, una cosa che gli procura disagio e malessere. Anche noi sentiamo lo stesso di fronte ad alcune persone o nei confronti di determinate situazioni che ci mettono in difficoltà. Francesco cosa fa?
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Il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia.
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Francesco si lascia condurre dal Signore e, sotto la spinta della grazia, si avvicina ai lebbrosi. Non permette che sia ancora la sua paura a condurre il gioco. Si lascia vincere da una forza che lo spinge proprio dove lui non vorrebbe andare. E accade una cosa straordinaria, un miracolo: Francesco sente la misericordia. Ma la misericordia non è la sua, lui non la aveva. È la misericordia che Dio prova per i lebbrosi. Francesco sente in se stesso qualcosa che viene da un altro (Dio) ed è per altri (i lebbrosi) e viene coinvolto in questo flusso esterno che diventa, da ora, anche suo. È come se Francesco in quel momento sparisse per lasciare spazio ad un altro e questa piccola azione lo stravolgerà e lo travolgerà per sempre. Anche noi possiamo provare a vivere le nostre paure come Francesco: entrandoci dentro e spostando l’attenzione da noi stessi all’altro. Non siamo noi la cosa più importante. C’è molto altro e molto di meglio da scoprire.
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E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.
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Quello che sentiva come amaro, ora lo sente come dolce. Francesco non è più l’uomo di prima. La situazione esterna è rimasta immutata: i lebbrosi non sono guariti; il miracolo qui non è la guarigione fisica dei malati. Il miracolo è invisibile, perché riguarda il cuore dell’uomo ma presto diventerà visibile nelle sue scelte. Stetti un poco e uscii dal mondo. Il suo cambiamento, la sua vita, le sue scelte saranno un maremoto che coinvolgerà secoli di storia e che influenza ancora oggi moltissime persone.
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Certe che il Signore concederà coraggio a quanti lo desiderano davvero, vi auguriamo BUON CAMBIAMENTO!
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LEZIONI DI TATTO
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To touch, toccare, è il verbo riferito al più carnale dei cinque sensi, quello che più unisce e crea intimità fra le persone, il più diretto e profondo - attraverso il bacio, l’abbraccio, la carezza, il contatto - nell’esprimere l’amore, la cura, l’interesse, la consolazione, l’alleviamento di una sofferenza. “Toccatemi”, dice Gesù Risorto: se il tatto è così importante per Dio e per suo Figlio, significa che c’è un modo di toccare che incide profondamente sulla mia persona, che mi tocca il cuore e lo scioglie, che spacca il guscio, la corazza, la patina più o meno spessa di banalità, di egoismo, di difesa, di paura.
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18 aprile 2021 - III DOMENICA DI PASQUA/B
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UNA MANO
FA RISORGERE UNA MANO
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Una mano è un prodigio. Una mano distrugge.
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Una mano tiene una mano. Una mano fa risorgere una mano.
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Allora per qualche istante guardate le mani e chiedetevi: ma io con queste mani che ho fatto? Queste mani sono mani d’artista o sono mani inutili o addirittura che graffiano, che stringono nel senso del possesso? Lasciate che queste mani vi raccontino.
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(Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Avellino)
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2021: VIII centenario della REGOLA NON BOLLATA
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di san Francesco d'Assisi
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"Leggendo la Regola non bollata si ha la sensazione di orizzonti che si aprono, di prospettive che spalancano l’anima e fanno entrare nel cuore aria fresca: a distanza di 800 anni!"
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Da "Vivere e seguire - Lettera dei Ministri generali francescani"
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