Newsletter n° 6
febbraio 2021
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Anno di
San Giuseppe

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PENSIERI DA VIVERE

LA MIA STORIA CON DIO

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A pochi giorni dal rito della Vestizione, avvenuto il 25 gennaio scorso presso il nostro Monastero, Barbara Pisano (ora suor Barbara!) racconta la sua esperienza di e con Dio: il desiderio di dare un senso più profondo alla vita, l’incontro con i frati minori a Roma, il tempo trascorso in compagnia dei poveri, la conoscenza di un Dio che l’ha condotta pazientemente per mano, fino alla scoperta della vocazione alla vita contemplativa. Condividiamo con voi la sua testimonianza, pubblicata dai Frati del Palatino:

"Il mio cammino vocazionale è iniziato ad agosto del 2014 quando per la prima volta sono andata al convento di San Bonaventura al Palatino dopo aver contattato tramite mail un frate che viveva lì che mi ha accolta come un padre e mi ha fatto subito sentire a casa. Con lui mi sono confessata e la grazia del sacramento della riconciliazione ha inondato il mio cuore di pace, la mia vita dopo poco è cambiata sia interiormente e sia negli aspetti concreti.

Fino ad allora avevo vissuto mettendo da parte Dio nella mia vita, ma Lui ha avuto pazienza e mi ha aspettata. Infatti così è stato da quel momento. Il "Palatino" è diventato la mia seconda casa, un rifugio sicuro e rassicurante per lo Spirito e un luogo in cui intrecciare relazioni vere e profonde che avevano il profumo di Gesù Cristo. Mi piace affermare che sono cresciuta nella fede insieme ai frati che mi hanno presa per mano con tanta tenerezza... e poi era bello osservarli, la carità la acquisisci anche rubando con gli occhi a volte.

Ad un certo punto è nato dentro di me un forte desiderio di mettermi a disposizione e provare a restituire ciò che avevo ricevuto in modo inaspettato e quindi ho iniziato il mio servizio al convento di San Francesco a Ripa a Trastevere con i poveri, era bello stare con loro, mangiare insieme a loro, ho anche vissuto un tempo lungo al convento, vivendo con loro.

Posso dire di essere stata evangelizzata dai poveri e che loro sono stati la mia teofania. Ma il Signore alla fine mi ha fatto capire che voleva me povera e per una serie di Dio-incidenze sono arrivata al Monastero di Farnese e dopo il postulato il 25 gennaio ho fatto la vestizione. La scelta della data non è stata casuale perché ricorda la conversione di san Paolo e la grazia e la luce che l'incontro con Dio mi ha donato."
LECTIO DIVINA

LUI MI HA PRESA PER MANO

La suocera di Simone era a letto con la febbre, Gesù si accostò e la prese per mano e subito “la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. La liturgia della quinta domenica del tempo ordinario ci ricorda che la malattia e la sofferenza fanno parte della vita di ogni uomo, sono proprio il segno della nostra fragilità e debolezza umana. Il Crocifisso abbraccia e trasfigura tutte le nostre sofferenze e ci guarisce attraverso la sua compassione. Il suo chinarsi sulle nostre malattie e debolezze ci restituisce un Dio che ama, che piange, un Dio vicino che soffre accanto a ogni sua creatura. La misericordia di Dio ci rende fratelli, solidali, responsabili delle debolezze, sofferenze e difficoltà di ogni nostro fratello e sorella.
6 febbraio 2021 - V DOMENICA T.O./B
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PENSIERI PER PREGARE

PURCHE' TU MI TENGA PER MANO

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Mio Dio, prendimi per mano,
ti seguirò,
non farò troppa resistenza.
Non mi sottrarrò a nessuna delle cose
che mi verranno addosso in questa vita,
cercherò di accettare tutto
e nel modo migliore.
Ma concedimi di tanto in tanto
un breve momento di pace.
Non penserò più nella mia ingenuità,
che un simile momento
debba durare in eterno,
saprò anche accettare
l’irrequietezza e la lotta.
Il calore e la sicurezza mi piacciono,
ma non mi ribellerò se mi toccherà
stare al freddo purché
tu mi tenga per mano.
Andrò dappertutto allora
e cercherò di non aver paura.
E dovunque mi troverò,
io cercherò
d’irraggiare un po’ di quell’amore,
di quel vero amore per gli uomini
che mi porto dentro.

Etty Hillesum
2021: VIII centenario della REGOLA NON BOLLATA
di san Francesco d'Assisi
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"Leggendo la Regola non bollata si ha la sensazione di orizzonti che si aprono, di prospettive che spalancano l’anima e fanno entrare nel cuore aria fresca: a distanza di 800 anni!"

Da "Vivere e seguire - Lettera dei Ministri generali francescani"
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