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NEL CUORE DI UN PADRE
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Entriamo nell’anno nuovo sotto il manto di un papà santo, Giuseppe, che, forte, discreto e silenzioso, continua ad offrirsi come uomo di Dio da conoscere, contemplare, imitare. L’8 dicembre scorso, nel 150mo anniversario della erezione di San Giuseppe a Patrono della Chiesa Cattolica, papa Francesco ha indetto un intero anno a lui dedicato: l’occasione data dalla ricorrenza cela la volontà del Santo Padre e della Chiesa di riflettere sul tema della paternità e sulla crisi che sta attraversando negli ultimi anni - complici i tanti effetti della rivoluzione sessantottina sui temi della vita, della coppia, della famiglia, amalgamati con le ricadute negative del benessere diffuso e del progresso tecnologico e informatico.
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Su Avvenire del 23 dicembre scorso don Lello Ponticelli, sacerdote e psicologo, contestualizza la ferita di questa “orfanezza” - che Francesco evidenzia nella Lettera Patris corde – Con cuore di padre, pubblicata per questo anno speciale di San Giuseppe - nel panorama della pandemia dove, ricorda, «abbondano gli appelli ad avere comportamenti ispirati a sacrificio, rinuncia, prudenza, astinenza, capacità di resistenza-resilienza, essenzialità, rispetto per gli anziani, capacità di “stringere la cinghia”, senso del dovere etc». Alla luce di tanti comportamenti irresponsabili ad opera proprio degli adulti, don Ponticelli ci ricorda che “queste condotte non spuntano come i funghi, bensì esigono un vero e proprio allenamento e sono il frutto di uno stile educativo che da tempo sembra essere stato emarginato dalla cultura predominante: l’atteggiamento del lasciar correre (laissez faire), rispetto a quello di una sana pro-vocazione, è di gran lunga il più adottato in tutti gli ambienti (forse perché più comodo?)”.
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Da “padre” di tanti giovani e adulti, il sacerdote scrive: «La pandemia offre agli educatori, soprattutto ai “padri”, tante sfide importanti su cui ingaggiare un confronto educativo: la sfida dei limiti, della routine e della noia, del silenzio e della solitudine, della deprivazione e delle asperità, delle sofferenze del lutto. Noi adulti, soprattutto noi “padri”, stiamo aiutando e accompagnando bambini, ragazzi, giovani a confrontarsi con tutto questo in maniera intelligente, proporzionata, ma senza giocare al risparmio, senza sostituirci alla loro fatica e senza anestetizzare il dolore che l’accompagna? Non è soprattutto su questo che la paternità deve uscire maggiormente allo scoperto nel suo ruolo insostituibile, che integra quello della maternità, senza scimmiottarlo né sostituirlo?».
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L’obbiettivo ultimo di questa maturazione è quello di poter trasmettere ai giovani “la bellezza di sognare in grande una vita ricca di significato, dove può emergere il meglio di sé, mettendo da parte il culto del sé”, sottraendoli a quel vuoto “che spesso dipende dalla mancanza di senso e non per forza da traumi psichici”.
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CERCATORI DI DIO
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Nella solennità dell’Epifania si celebra la manifestazione di Gesù ai popoli pagani, rappresentati dai magi. Questi cercavano un re-Dio e invece trovano un bambino povero. "Ed ecco la stella che avevano visto spuntare li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino". Per vedere Gesù, per scorgere i segni della sua presenza, è necessario assumere l’atteggiamento dei magi: mettersi in ricerca, partendo da se stessi, ponendosi delle domande, andando oltre i propri pregiudizi e lasciandosi stupire.
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6 gennaio 2021 - EPIFANIA DEL SIGNORE
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GIUSEPPE,
PADRE ANCHE PER NOI
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Salve, custode del Redentore,
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e sposo della Vergine Maria.
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A te Dio affidò il suo Figlio;
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in te Maria ripose la sua fiducia;
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con te Cristo diventò uomo.
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O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
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e guidaci nel cammino della vita.
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Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
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e difendici da ogni male. Amen.
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2021: VIII centenario della REGOLA NON BOLLATA
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di san Francesco d'Assisi
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"Leggendo la Regola non bollata si ha la sensazione di orizzonti che si aprono, di prospettive che spalancano l’anima e fanno entrare nel cuore aria fresca: a distanza di 800 anni!"
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Da "Vivere e seguire - Lettera dei Ministri generali francescani"
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