KOMBOSKINI

LABORATORIO DI CORDE DI PREGHIERA E ROSARI KOMBOSKINI

 

 

“Non preoccupatevi del numero di preghiere da recitare.
Abbiate cura unicamente che la preghiera eucaristica
scaturisca dal vostro cuore,
zampillante come una sorgente d’acqua viva” 

-Teofane il Recluso, monaco cristiano russo-

 

 

 

La tradizione attribuisce l’invenzione della corda di preghiera, così come viene chiamato anche il rosario ortodosso (ciòtki), a San Pacomio che, durante il IV secolo dopo Cristo, assieme a diversi religiosi decise di recarsi nel deserto dell’Egitto per poter pregare senza mai essere interrotti.
Questo particolare strumento di preghiera  simboleggiava la penitenza e la contrizione dei monaci, il cui scopo finale era quello di pregare in maniera incessante. Originariamente la corda di preghiera veniva realizzata con lana vergine (simbolo di purezza) di colore nero che ricorda il dolore per le nostre ribellioni e offese a Dio.

All’interno di questo laboratorio monastico si lavora la tecnica del nodo komboskini per realizzare rosari e corde di preghiera a 33, 50 o 100 nodi. Durante la lavorazione di ciascun nodo, siamo solite recitare come i monaci la giaculatoria pregata da secoli: “Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, abbia pietà di me peccatore”.

Scegli il tuo komboskini!

33 NODI                         ROSARI

100 NODI                         LANA

BRACCIALETTI

       

PORTACHIAVI                  DECINE