Condividiamo con voi una piccola riflessione su cui meditare insieme
Nella solitudine possiamo sbarazzarci delle nostre impalcature: nessun amico con cui parlare, nessuna telefonata da fare, nessuna riunione cui presenziare, nessuna musica e nessun libro che mi possano distrarre,
Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29 (30); 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43 Il tema che oggi la Liturgia ci offre l'occasione di meditare è
Per capire il senso della solitudine, dobbiamo prima smascherare il modo in cui il concetto di solitudine è stato deformato dal nostro mondo. Ci diciamo a vicenda che abbiamo
La solitudine è la fornace della trasformazione. Senza solitudine noi restiamo vittime della nostra società e continuiamo a rimanere intrappolati nelle illusioni del falso io. Gesù stesso entrò in
Il laicismo è un modo di essere dipendenti dalle risposte del nostro ambiente. L'io laico o falso è l'io che è costruito, come dice Thomas Merton, dalle compulsioni sociali.
Sant'Antonio, il 'padre dei monaci', nato intorno al 251, era figlio di contadini egiziani. Quando ebbe circa diciott'anni, gli capitò di udire in chiesa le parole
Arsenio era un romano molto colto, di dignità senatoria, che viveva alla corte dell'imperatore Teodosio come precettore dei prìncipi Arcadio e Onorio. «Quando era ancora a corte, l'abate Arsenio
La preghiera sgorga quando la persona si pone di fronte a sé in condizioni di distensione, di calma, di serenità, di pace. II silenzio e l'ascolto sono due
Un momento privilegiato di incontro con Dio ce lo ha segnalato Gesù stesso: «Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto;
È necessario avere della preghiera una visione ampia: la preghiera è una realtà di cui nessun uomo ha scrutato i confini. Siamo sempre in cammino, e più si va
La contemplazione è una preghiera silenziosa che ha luogo nel segreto del cuore ed è direttamente subordinata all'unione con Dio. È un'ascesa dell'anima a Dio o piuttosto un'attrazione dell'anima verso
Is 49,1-6; Sal 138; At 13, 22-26; Lc 1, 5-17 Giovanni, dall'ebraico Yehohanan, significa "Dio è misericordioso", "dono del
Nessuno potrebbe negare che una fissazione psicologica su se stessi, una morbosa introspezione, possano, in molte anime, mescolarsi ad una religiosità magari anche sincera. Ma dal momento che la contemplazione
La contemplazione cristiana attinge prima di tutto allo spirito che "soffia dove vuole: ne senti la voce ma non sai né da dove venga né dove vada" (Gv 3,8) e
Ci sono uomini e donne che sanno stare in silenzio davanti a Dio: essi sospendono per un momento il corso della loro attività e si concedono il tempo per contemplare