COLTIVIAMO LE RISERVE DELL’ANIMA

 

Senza interiorità, ogni paura sconfina nell’angoscia e nello smarrimento totale. L’interiorità, in quanto riserva dell’anima, è: capacità di colloquio con sé stessi, attitudine a dare il giusto peso alle emozioni, gusto di dare forma creativa ai pensieri e forza delicata alle relazioni, anche quando rimaniamo distanti. L’abitudine all’arricchimento della nostra interiorità è la riserva strategica della nostra adattabilità creativa alle vicende della vita. Questa riserva si apprende, si coltiva, si sviluppa affettivamente e culturalmente.

 

(Pierangelo Sequeri)

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