L’AMORE RENDE SIMILI – 20 Ottobre 2019

         Il dono di aver incontrato Cristo si manifesta nella vita di Francesco d’Assisi come un amore eccessivo, senza misura nei confronti di Cristo. C’è un aspetto interessantissimo dell’amore che è questo: alla fine si assomiglia sempre a ciò che si ama; capita sempre così nella vita, cioè tu ami talmente qualcosa che a un certo punto assomigli a quel qualcosa. Io credo che in massimo grado in San Francesco questo sia accaduto per essere definito un alter Christus, “un altro Cristo”. Penso che in lui questo amore è diventato piena conformazione; ha talmente amato Cristo, da rimanere pienamente se stesso e somigliare tremendamente a lui proprio rimanendo profondamente sé stesso. Cioè una persona, incontrando la singolarità di Francesco, aveva l’impressione di incontrare la singolarità di Cristo. Quanto sarebbe bello se nel mondo di oggi, la gente, incontrando noi facesse la stessa esperienza, cioè ci incontrasse non come un popolo uniformato che si assomiglia perché tutti facciamo le stesse cose, ma perché incontrando la singolarità della nostra vita, l’unicità della nostra vita, abbiano profondamente l’impressione di incontrare Cristo. Questo amore non era qualcosa di chiuso semplicemente nei sentimenti, nelle emozioni, nella parte inferiore di Francesco. Penso che Francesco, a un certo punto l’abbia manifestato con delle cose molto concrete.

 (Luigi M. Epicoco)

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