Aprirsi ad una persona amica, significa entrare sempre più in profondità nel mistero del nostro essere. Non è una fuga da se stessi, ma il ritrovare le proprie radici, i valori essenziali che ci uniscono. Per questo “ti vengo a cercare, con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici”. La relazione con l’altro sembra essere suscitata dal bisogno di parlare, ed invece ci riporta alla dimensione propria dell’uomo che sta di fronte ad un altro, di fronte a Dio: l’ascolto. La relazione con il divino è caratterizzata innanzitutto dall’ascolto reciproco in cui l’uomo impara ad ascoltare Dio attraverso il silenzio che Dio stesso ci offre ascoltando noi uomini. Assaporare questa dimensione “mi spinge solo ad essere migliore con più volontà”, concentrando le mie energie e fatiche verso questo desiderio profondo di Dio che è stato piantato in me. Ma come fare? Da dove cominciare in maniera chiara e semplice? Quale percorso fare? Occorre “emanciparmi dall’incubo delle passioni, cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male, essere un’immagine divina di questa realtà”.
Anna Pia Viola