LA CONTEMPLAZIONE È UNA QUESTIONE DI TECNICA? – 19 Giugno 2018

La contemplazione cristiana attinge prima di tutto allo spirito che “soffia dove vuole: ne senti la voce ma non sai né da dove venga né dove vada” (Gv 3,8) e coloro che sono nati dallo spirito sono come lo spirito, sono arrivati là dove non c’è più sentiero, si muovono nella stessa libertà e la loro contemplazione è un respiro d’amore che dipende unicamente da Colui che non può essere contenuto in nulla. Il che significa che si tratta di qualcosa di ben diverso, anzi l’esatto contrario di una qualunque tecnica.

La spiritualità naturale, come a esempio quella dell’India, ricorre a tecniche ben precise. Questo apparato di tecniche è la cosa che più colpisce di primo acchito coloro che cominciano a studiare la mistica comparata.

Orbene, una delle differenze più ovvie tra la mistica cristiana e le altre mistiche è proprio la sua indipendenza da qualunque tecnica o prescrizione.

Denise Brihat, Laici e contemplativi

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