IL DONO D’AMORE E DELL’ESSERE AMATI (Anna Pia Viola, Francescana Secolare) – 18 Gennaio 2018

Tutto dev’essere conquistato

    A volte si rischia di fraintendere la parola del vangelo che dice: ciò che vuoi che gli altri facciano a te, tu fallo agli altri. Il rischio è quello di generare un pensiero di attesa, di aspettativa e non di gratuità del gesto.
    Infatti, secondo questa logica, pensiamo che le persone saranno gentili con noi se siamo gentili con loro; che ci aiuteranno se le aiutiamo; che ci inviteranno se le invitiamo; che ci ameranno se le amiamo.
    E questa convinzione è così profondamente radicata in noi che riteniamo che l’essere amati è qualcosa da guadagnarsi.
    Nel nostro tempo segnato dall’efficienza, dall’utilitarismo, questa convinzione è diventata ancora più forte e ci è difficile pensare di avere qualcosa in cambio di nulla; tutto dev’essere conquistato: anche una parola gentile, un’espressione di gratitudine, un segno di affetto. La fortissima inclinazione a cercare riconoscimenti, ammirazione, popolarità e fama è radicata nella paura che, senza di essi, siamo senza valore.
    Il risultato è uno stato interiore che ci fa vivere come se il nostro valore come esseri umani dipendesse dal modo in cui gli altri reagiscono nei nostri confronti.
    Eppure ogni cosa che Gesù ha fatto, detto e subìto è intesa a dimostrarci che l’amore al quale più aneliamo ci è dato da Dio, non perché lo meritiamo, ma perché Dio è un Dio d’amore

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