IL DONO D’AMORE E DELL’ESSERE AMATI (Anna Pia Viola, Francescana Secolare) – 17 Gennaio 2018

    Umiltà
    Lc 1,46-48
    Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata».
    Umiltà: Maria riconosce la propria verità: essere amata. Questo la rende capace di amare.
    Siamo incapaci di amare, soffriamo la mancanza d’amore, perché non ci sappiamo leggere come destinatari di amore. La ferita più grave che si possa infliggere all’essere umano è la mancanza di amore.
    IL SENTIRSI NON AMATI genera il pensare di NON ESSERE DEGNI DI ESSERE AMATI, fino  a rifiutare se stessi.
    Ecco l’inganno, la non verità: la convinzione di non potere essere amati per noi stessi, ma solo per qualcosa che facciamo per gli altri o che gli altri si aspettano di ricevere da noi.
    Tale convinzione a volte è così forte che gli uomini non la possano vincere con le loro forze, poiché essi sono fondamentalmente incapaci dell’amore gratuito.
    Solo Gesù Cristo è capace di amarci per noi stessi, per quello che siamo realmente, dietro le molte maschere che indossiamo per nascondere agli altri le nostre debolezze, le nostre paure, le nostre incoerenze.

Articoli consigliati