UNA FEDE ADULTA – 8 Novembre 2017

        «Il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni: nulla è definitivo e l’ultima misura di tutto è solo il proprio io e le sue voglie.

            Noi, invece, abbiamo un’altra misura. il Figlio di Dio, il vero uomo, è Lui la misura del vero umanesimo.

            “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. E’ quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità» (Benedetto XVI).

            Gesù è il “vero uomo” che chiama l’umanità a partecipare alla sua vita divina.

            E’ da qui che la Chiesa deve muoversi. Non si tratta di inventare un nuovo programma. Il programma c’è già e si incentra in Cristo stesso da conoscere, amare e imitare per vivere con Lui in amicizia.

            La Chiesa non cercherà certo né di piacere né di conformarsi al mondo. Deve testimoniare il primato di Dio su tutte le cose. “La Chiesa del ventunesimo secolo o sarà contemplativa o non sarà affatto”.

            Senza lo Spirito Santo, cioè senza profezia, possiamo fare di Dio stesso un idolo, strumentalizzandolo e modellandolo a nostro piacimento. Così ogni istituzione, anche la più santa, senza profezia non dà vita all’uomo. Senza l’apertura allo Spirito, il “cuore di pietra” non diviene “cuore di carne”.     

            La stessa legge di Dio può servire per generare in noi sentimenti di superiorità, forme legalistiche di religione: Gesù, al Tempio, vedrà la casa del Padre trasformata in un luogo di mercato e si imbatterà negli uomini della legge, i farisei, che caricavano gli altri di pesi insormontabili.

Gesù, prima di inviare i discepoli ad annunciare il Suo messaggio di amore e perdono, vuole che stiano con lui, che abitino con lui e diventino suoi amici, in modo che non annuncino tanto una teologia o una dottrina, ma una persona: Gesù. Una persona che amano, una persona con cui hanno una relazione viva, una persona che trasforma la loro vita. Attraverso la preghiera noi manteniamo questa relazione viva con Gesù, quello “stare con Lui” che ci apre e trasforma la nostra vita.

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