LA PORNOGRAFIA DELL’ANIMA – 18 Luglio 2017

Non stiamo forse oggi assistendo a una sorta di eliminazione dell’interiorità? La scomparsa dell’interiorità mette a rischio la libertà: che libertà è quella che si limita a re-agire alle proposte che le vengono fatte dall’esterno, a selezionare le offerte del mercato, a rispondere agli input televisivi, ad attuare un comando, e non arriva mai a produrre idee, iniziative e progetti partoriti in proprio e pensati con la propria testa?
La diffusione capillare della televisione e l’invadente presenza dei mezzi di comunicazione ci mostra la quotidiana operazione di espropriazione del privato, dell’intimo, che viene esibito, riversato all’esterno, messo davanti agli occhi di tutti. Potremmo parlare a questo proposito di ‘pornografia dell’anima’. Liti famigliari in diretta televisiva, emozioni espresse davanti a milioni di telespettatori, confessioni intime date in pasto a milioni di ascoltatori… a quanto pare i sentimenti fanno audience.
La pubblicizzazione del privato è l’arma più efficace impiegata nelle società conformiste per togliere agli individui il loro tratto ‘discreto’, ‘singolare’, ‘privato’, ‘intimo’. Una volta pubblicizzata l’intimità, essa non esiste più come intimità. E’ diventata altro. E’ ovvio che questa omologazione facilita la gestione degli individui da parte del potere e comunque manifesta il crollo della barriera che distingue e separa l’esteriorità dall’interiorità (Luciano Manicardi, La vita interiore oggi).

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